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LA CHIESA DI SAN GIORGIO

(Testo del prof. Giorgio Barbero)

 

“Non si conoscono documenti circa la data in cui fu eretta la Chiesa parrocchiale di S. Giorgio, la più antica delle Chiese fossanesi.

Il termine ante quem resta comunque il 1236, anno in cui fu murata sulla porta Sarmatoria in Borgovecchio la lapide che attesta la “fondazione” del locus Fossani, comparendo in essa l’invocazione a S. Giorgio, come Santo protettore della comunità fossanese.

E’ probabile che ne abbiano procurato l’erezione, a spese comuni, gli abitanti dei borghi che nel ‘200, a scopi difensivi, si erano trasferiti sul pianalto di Fossano.

La chiesa primitiva, della quale si conservano testimonianze in affreschi quattrocenteschi affioranti all’interno del campanile, aveva forma molto diversa da quella che appare al presente, che è a una sola navata, a cui la cappelle laterali della Concezione e del Carmine danno tuttavia l’aspetto di una pianta a croce.

La prima sostanziale trasformazione ebbe luogo verso la metà del secolo XVI.

L’antico campanile, il coro e parte del presbiterio erano infatti stati distrutti durante la guerra che nel 1536 oppose, a Fossano, francesi e spagnoli, quella che più di ogni altra incise dolorosamente nel tessuto della città.

Quando si diede mano a ricostruire la chiesa, se ne restrinsero le dimensioni a nord e sud: fu chiusa la navata nord, dove si eresse in dimensioni ridotte un nuovo campanile, quello che esiste tuttora, e lo spazio ottenuto lo si destinò a sacrestia; analogamente, si restrinse la chiesa sul lato sud, e parte dello spazio fu incorporato nella casa parrocchiale.

Un’altra trasformazione essenziale ebbe luogo nel 1738, anno in cui, ottenuta dal sovrano la concessione di utilizzare il terreno che era a levante dell’altare maggiore, di fronte alle mura, si costruì il nuovo coro.

Nel 1756, per iniziativa del priore Giovanni Stefano Goletti, fu deciso il prolungamento della chiesa verso ponente, sul quadrato di terra che anticamente fungeva da cimitero parrocchiale, e vi fu innalzata la facciata barocca che ancora fa da sfondo al primo tratto di via Garibaldi.

L’interno della chiesa presenta tracce di numerosi interventi decorativi che, a fine del Quattrocento, si susseguirono a scadenze pressochè secolari. I più antichi sono quelli di cui restano preziose reliquie negli squarci di affresco ancora esistenti nel vano del campanile, su un tratto di quella che fu, originariamente, la parete nord della chiesa. Sotto il fornice della cappella del Carmine, a sud, appaiono invece notevoli tracce di affreschi cinquecenteschi nei quali sono celebrati i miracoli del Carmelo.

Gli stucchi che incorniciano nella medesima cappella le due piccole finestre, in alto, prospettanti una a levante e l’alta a ponente, costituiscono, sia detto tra parentesi, una rarissima testimonianza, a Fossano, di opera rinascimentale.

Dai verbali della visita pastorale compiuta nel 1912 da monsignor Signori, allora vescovo di Fossano, dai quali principalmente ho attinto per questa nota, si apprende che nel 1762, sei anni dopo la sua costruzione, finanziata dal Goletti, fu affrescato il presbiterio e che, per iniziativa del priore Musso, fu decorato tutto l’interno. Il Paserio (1866, III, pp. 121-122) riferisce a questo proposito che “Il sancta sanctorum venne poi dipinto dal Derossi di Busca a spese della famiglia Felissani nell’anno 1762... ed il quadro del santo all’altar maggiore lavorato dal signor Operti di Bra.” Detto quadro (dimensioni 227x191 centimetri) è al presente conservato nel museo della Cattedrale.

Ma la decorazione che copre al presente sia le pareti sia la volta della chiesa, come documentato dalla lapide murata all’interno della chiesa medesima, sulla parete destra, entrando, risale pressoché interamente agli anni 1926-1928, quando il priore Lorenzo Vivalda finanziò l’ultimo restauro, che fu opera dei pittori Mario Micheletti e Mario Busca.

Sono del Micheletti, che fu pittore professionalmente preparato, quasi tutte le operc di figura: il Sa Giorgio fra angeli inneggianti che è nel coro (vi si legge la firma), il Gesù che è sulla volta del presbiterio e, attendibilmente, gli angeli ed i putti che movimentano la volta della navata. Dì Mario Micheletti sono, parimenti, le due grandi tele (2l0x330 cm circa), firmate, affisse alle pareti del presbiterio, quella del Sinite parvulos venire ad me e quella della Preghiera di Gesù nei Getsemani.

Mario Busca, del quale non si hanno altrimenti notizie, dovette essere un buon quadraturista, e a lui si devono, verosimilmente, le decorazioni geometriche sia della navata sia della volta.

La figura di Sant’Apollonia, sulla parete sud, e quella di Santa Teresa sulla parete nord, sembrano appartenere al tardo Ottocento, ma potrebbero anche far parte della decorazione operata a cura del priore Musso.

Nel 1904 fu rinnovato il pavimento.

Quanto all’arredo di cui la chiesa dispone sono da ricordare: in primo luogo, il prezioso altare maggiore in marmo, forse il più bello fra quanti ne contano le chiese di Fossano; il quattrocentesco fonte battesimale (altezza 109 cm – diametro 104 cm) la cui coppa è scavata nella base rovesciata di una colonna romana; la tela raffigurante La presentazione al Tempio (264x180 cm), opera, forse del fossanese Luigi Gambera, risalente al secondo quarto del Settecento (suggerimento di Mario Leone); la tela dell’Addolorata con angeli e santi (250x185 cm), anch’essa del primo Settecento; la tela centinata de La madonna con bambino e santi (228x160 cm) di fine Seicento e ritoccata nell’Ottocento; la statua di S. Francesco d’Assisi (altezza 160 cm), in legno intagliato e dipinto, opera di prima metà del ‘600, già in San Filippo e trasportata in San Giorgio in anni recenti; e la statua lignea dell’Addolorata, del Settecento, collocata nella nicchia che è nel pilastro di sud-est della cappella della Concezione.

La grande importanza della chiesa di San Giorgio resta comunque, e soprattutto, legata a due fattori essenziali: di essere la più antica delle chiese di Fossano, dedicata al patrono che i fossanesi si erano dato in età comunale; e di costituire nelitambito della sintassi architettonica del centro storico di Fossano, insieme con il palazzo Tesauro, la piazzetta che offre Io spazio urbanistico fra tutti il più suggestivo.”

Nel 1994, su iniziativa di Italia Nostra, Sezione di Fossano, fu allestita, all’interno della chiesa di San Giorgio, la mostra “Indagine sulle cappelle campestri nel territorio fossanese” anche con l’intento di richiamare l’attenzione sulla situazione di grave degrado relativo alla chiesa più antica della città.

In questa occasione furono avviati i primi studi finalizzati al rilievo e all’analisi dello stato della struttura e degli arredi della chiesa e alla ricostruzione storica delle varie stratificazioni architettoniche.

Successivamente è stato redatto un progetto di restauro e risanamento conservativo e la Consulta per la valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Fossano, nel maggio 1995, ha deliberato di dar corso, finanziandoli, ai lavori di restauro esterno dell’antica chiesa di S. Giorgio e del campanile.

 

San Giorgio

 
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